Mi presento: sono il Comune di Specchia, una umile ma preziosa realtà del Basso Salento che conserva nel suo antico borgo vari gioielli artistici e storici.
Il mio nome affonda le radici in antiche tradizioni e costruzioni rurali che caratterizzano le campagne circostanti, esso infatti trae origine dalle specchie, che erano cumuli di pietra a forma conica utilizzate dai Messapi come punto di avvistamento e di difesa. La mia particolare posizione geografica che mi colloca su di una collina, distante qualche chilometro dal mare in passato mi ha reso un territorio sicuro soprattutto nel periodo delle scorrerie Saracene e proprio questo fattore ha contribuito nell’XI secolo alla creazione del mio primo insediamento abitativo composto da contadini e pastori.
Nei secoli successivi ho conosciuto un periodo di grande fioritura artistica, ricordo ancora i miei cittadini intenti a costruire chiese e monumenti che tutt’ora incantano chi passeggia per le mie strade. Un periodo particolarmente florido fu quello feudale quando mi abitarono di numerose nobili famiglie come gli Orsini Del Balzo o i Ligorio.
La mia storia ricca di avvenimenti, culture e tradizioni ha lasciato traccia nei miei vicoli e nel mio centro storico ricco di antiche case, corti e palazzi nobiliari. Il mio borgo che rappresenta il centro più antico risale al XVI-XVII e tutt’ora custodisce tipici scorci che racchiudono l’essenza della mia terra. Qui non è difficile imbattersi in bellezze come il Castello Risolo che risale al ‘500 ed è caratterizzato da un ampio cortile interno dove spicca la grande torre merlata (il Castello è stato recentemente restaurato e oggi è sede dei tanti eventi che qui vengono organizzati) e la bella Piazza del Popolo dove si affacciano alcuni dei più eleganti palazzi di Specchia.
Un altro monumento che testimonia la cura per la fede dei miei abitanti è la Chiesa della Presentazione della Beata Vergine Maria (Chiesa madre) che risale al XV secolo e il suo campanile che domina la piazza. Il campanile è stato edificato nel 1945 in sostituzione di un’antica torre ed è caratterizzato da un elegante portale sormontato dall’effigie di San Nicola, protettore del paese, mentre le due nicchie poste ai lati custodiscono le statue degli apostoli Pietro e Paolo.
Più antica ma altrettanto interessante è la Chiesa di Santa Eufemia, chiesa di origine bizantina che risale al IX-X secolo. Grazie alle sue caratteristiche architettoniche ed il suo buono stato conservativo essa rappresenta un piccolo gioiello medievale che sopravvive ancora nel cuore del Salento.
Lo scenario cambia se ci si sposta dal mio caratteristico borgo e ci si imbatte nelle mie campagne che rappresentano una realtà tipica composta da distese di terra rossa e da antichi ulivi. La produzione dell’olio è una tradizione che fa profondamente parte di me, grazie ad essa faccio parte dell’Itinerario Strade dell’Olio. Ancora oggi è incantevole ammirare i miei frantoi ipogei, costruiti tra il 1500 ed il 1800 scavando direttamente la roccia.